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Lettera aperta pervenuta al nostro blog

Lettera aperta ai presidenti delle società sportive dilettantisctiche del territorio nazionale,

il conto alla rovescia è cominciato…….ormai ancora pochi giorni e qualche funzionario dell’agenzia delle entrate, della GDF o SIAE busserà alla vostra porta. Si è parlato tanto  del decreto salva Italia ma credo che sarebbe utile e doveroso parlare anche del “decreto salva sport”, non mi riferisco certamente a quello professionistico dove girano milioni di Euro,  ma a quello dilettantistico in cui le risorse economiche sono ben poche. Certamente non ci si può esimere dalle responsabilità sulle metodologie adottate per finanziare l’associazionismo con la classica sposorizzazione del bar, della piccola e media impresa, ma sembra che la diffusione del fenomeno “fatturazione X” sia arrivato ormai al capolinea. Tutti sappiamo che utilizzare tale metodo è sempre stato illegale ma il “sistema” (inventato dallo stato stesso) ha permesso e permette a migliaia di atleti di fare attività a tutti i livelli e forse sarebbe utopico pensare che, tutto ad un tratto, si possa girare una chiave e spegnere il motore (il buon Mario Monti lo pensa). Sicuramente il motore ha bisogno di una seria “revisione” e nessun politico, amministrattore, dirigente federale, si è posto questo scottante problema, o meglio, le discussioni non hanno portato a nulla salvo invitare le società a “mettersi in regola”, quindi inevitabilmente abbandonare i presidenti e i dirigenti sportivi al loro destino; questa operazione però non sarà certamente indolore e da un lato porterà nelle casse statali centinaia di migliaia di Euro di pesanti sanzioni amministrative e penali, dall’altro avremo un problema ben più grave poichè penso che ben pochi dirigenti sportivi potranno far fronte al saldo delle sanzioni stesse che, dalle statistiche attuali, sono da 4 a 6 cifre. A questo punto l’opinione pubblica deve sapere anche come sono costituite queste famose ASD di cui tanto si parla, deve sapere che c’è una differenza abissale tra gli evasori che esportano capitali all’estero, i falsi invalidi, i dipendenti pubblici assenteisti, i politici e i piccoli dirigenti sportivi delle locali associazioni presenti nelle regioni, provincie e comuni. Stiamo parlando generalmente delle società composte da persone di tutti i giorni che hanno un lavoro, una famiglia,una grande passione e volontà di mettere a disposizione il loro tempo, per seguire tutte le attività che per forza di cose devono essere supportate da una logistica e un minimo di segreteria. Ovviamente ci sono anche quelle società che nel tempo sono cresciute e si sono maggiormente strutturate, ma sempre con lo stesso spirito di associazionismo di base che le ha inizialmente generate…non possiamo negare però che in questo calderone, altrettante società non sono state sicuramente un modello da seguire per le più svariate situazioni scaturite dal generare solmente profitti. Come chi ha scritto queste poche parole, anche voi colleghi sportivi vi siete trovati sicuramente di fronte alle necessità di recuperare denaro per affrontare le spese gestionali quotididiane proporzionalmente alle vostre strutture, ma il come farlo oltre il limite economico personale lo avete adottato tutti o quasi, probabilmente senza pensare alle conseguenze ma solo di dover mantenere gli impegni e salvaguardare  quello che con tanta fatica avete creato negli anni.

Credo che dobbiamo farci sentire perchè abbiamo bisogno di aiuto, il chiedere aiuto è un segnale forte e chiaro per dimostrare che c’è la volontà di cambiare il sistema. Il cancellare molte società dall’albo non risolverà nulla se non spostare il problema in altro tempo e sicuramente non possiamo farci carico di altrui responsabilità che hanno generato tutto questo.

Abbiate fiducia…ce la possiamo fare!!!!

Cordiali saluti da uno come voi.